L’addendum all’Accordo per il credito 2019, pubblicato il 7 marzo, “è immediatamente operativo” e l’Abi ha inviato ai suoi associati “la lettera circolare per fornire informazioni per la piena operatività delle moratorie”. Lo comunica l’associazione bancaria, sottolineando che alle nuove moratorie, firmate con le associazioni di rappresentanza delle imprese, “aderiscono banche che già rappresentano il 90% in termini di totale dell’attivo, con una presenza in tutte le parti d’Italia”.
Con le nuove moratorie “viene estesa ai prestiti contratti fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento. La moratoria è riferita ai finanziamenti alle piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica Covid-19”.
La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti “può essere chiesta fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing”.
“Per le operazioni di allungamento dei mutui – aggiunge Palazzo Altieri – il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni”.
Nell’accordo, spiega l’Abi, “è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo e si auspica che, per assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria. Restano ferme le altre condizioni previste dall’accordo”.
Nell’Addendum Abi, Alleanza delle cooperative italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop) Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) chiedono inoltre di ampliare l’operatività del Fondo di garanzia per le Pmi e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.
Per favorire la realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti, l’Abi e le associazioni delle imprese “si impegnano a promuovere, presso le competenti autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le misure di tolleranza (‘forbearance’), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale”.
TN