Ieri l’annuncio della partecipazione alla manifestazione contro il Trattato transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) del segretario generale della Cgil Susanna Camusso; oggi diverse le adesioni da parte dei sindacati di categoria.
“Domani la Flai Cgil manifesterà a Roma contro il Ttip e in difesa dei diritti dei lavoratori, dei consumatori e della qualità dei cibi che arrivano nel nostro mercato e quindi sui nostri tavoli – lo comunica la Fla-Cgil in una nota -. Quello che sappiamo, fino ad oggi, sul trattato ci suscita particolare preoccupazione per ciò che riguarda il settore agroalimentare e la qualità del cibo, dall’utilizzo di pesticidi ora banditi in Europa, agli antibiotici nelle carni o alla possibile importazione di Organismi geneticamente modificati; per non parlare dell’attacco alla tutela delle nostre 271 tipicità riconosciute, che oggi rappresentano il meglio del Made in Italy del settore agroalimentare. Saremo in piazza per contrastare tutto ciò, per ribadire che il lavoro non è una merce bensì diritti, dignità, sicurezza, tutela della salute di lavoratori e consumatori. Infine, sul Ttip ci preoccupa soprattutto quello che non sappiamo, vista la segretezza dei testi e la loro inaccessibilità.”
Anche l’Unione Sindacale di Base aderisce alla manifestazione e invita i cittadini, i lavoratori, i piccoli agricoltori, le associazioni per la difesa del territorio e dei beni comuni a partecipare.
“Le multinazionali – dichiara l’Usb in un comunicato stampa – sono le uniche che trarrebbero enormi vantaggi dalla firma di questo Trattato: tutti i settori di produzione e consumo come cibo, farmaci, energia, chimica, trasporti e telecomunicazioni, ma anche i nostri diritti connessi all’acqua, previdenza, sanità, istruzione pubbliche, sarebbero oggetto di ulteriori e definitive privatizzazioni e all’acquisizione da parte di imprese e gruppi economici-finanziari più famelici e competitivi.
Verrebbero cancellati quei diritti del lavoro – conclude l’Usb – che ancora esistono nel nostro paese, come il contratto nazionale, la tutela per le lavoratrici madri, l’orario di lavoro ed il divieto del lavoro minorile nonché il diritto di sciopero, già al centro dell’attacco in molti paesi europei.”

























