“Negli istituti penitenziari si fa poca formazione e quel poco è delegato solo a una parte delle componenti carcerarie, quale l`Ufficio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale”. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale del sindacato della Polizia Penitenziaria Uilpa, in relazione al progetto di aggiornamento professionale organizzato dal DAP in materia di “Etica e sicurezza: coordinamento degli eventi critici”.
“Il corso di aggiornamento – spiega il sindacalista – prenderà il via il 4 ottobre presso la Scuola Superiore dell`Esecuzione Penale Piersanti Mattarella di Roma, sarà destinato a 250 Comandanti di Reparto e di Nucleo Traduzioni e Piantonamenti e avrà durata di tre giorni per dieci edizioni. Di per sé, potrebbe essere anche una buona iniziativa, non fosse appunto per la docenza affidata all`Ufficio del Garante che, per definizione e mandato, garantisce (del tutto giustamente e legittimamente) coloro che sono i potenziali artefici degli eventi critici da affrontare, ossia i detenuti”.
“Sia ben chiaro – precisa De Fazio – non è nostra intenzione alimentare nessun tipo di contrapposizione e apprezziamo l`opera dell`Ufficio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, ma riteniamo che non si debbano confondere i ruoli e non ci debbano essere ingerenze organizzative e formative”.
“Per queste ragioni auspichiamo un immediato ripensamento del DAP e la restituzione della docenza nei corsi di formazione e aggiornamento del Corpo di polizia penitenziaria a professionalità e figure di coerente riferimento per le Forze dell`Ordine. Con l`Ufficio del Garante – conclude – si potrebbero invece organizzare senz`altro utili momenti di scambio culturale a carattere conferenziale, nei quali la Polizia penitenziaria possa anche far comprendere meglio di quali e quante professionalità sia dotata e di quanto e come vengano mortificate da modelli organizzativi e operativi assolutamente inefficaci”.
E.G.