Secondo anno consecutivo di crescita per il mercato degli immobili residenziali. Nel 2015 le compravendite di case hanno segnato un aumento del 6,5% su base annuale, corrispondente a 449mila unità oggetto di compravendita.
Si tratta di un’accelerazione rispetto al 2014 che si era chiuso con un aumento delle compravendite del 3,5%. Sono i numeri contenuti nel Rapporto Immobiliare Residenziale 2016 realizzato dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con l’Abi.
Nel 2015 circa il 45% delle abitazioni acquistate da persone fisiche sono state assistite da un mutuo ipotecario. I mutui erogati crescono del 19,4% a quota 23 miliardi. La superfice media acquistata è stata di circa 106 metri quadri. Il volume di scambio delle abitazioni è cresciuto a 76 miliardi, in aumento del 5,4% rispetto al 2014. È migliorato anche l’indice di Affordability, che misura la possibilità di accesso alle famiglie all’acquisto di un’abitazione, a fine 2015 segna un miglioramento di 2,1 punti percentuali, si tratta del nuovo massimo storico.
Nel secondo semestre del 2015 la quota di famiglie che disponeva di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo è pari al 69%, anche in questo caso si tratta di un nuovo massimo storico.
Sul fronte degli affitti delle abitazioni, il Rapporto sottolinea come sussista una situazione di deflazione. In particolare, nel 2015 la superficie media locata è stata pari a circa 92 metri quadri e il canone annuo medio pari a 60,6 euro al metro quadro. Si tratta di un calo del 3% rispetto al 2014. Sono i dati contenuti nel Rapporto Immobiliare Residenziale 2016 realizzato dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con l’Abi. Complessivamente le abitazioni oggetto di nuovi contratti di locazione nel 2015 sono state circa il 6% dell’offerta potenziale, a cui corrispondono quasi 4,6 miliardi di euro di canone annuo complessivo.
Il 60% del mercato riguarda contratti ordinari di lungo periodo, il 18% contratti transitori, il 20% a canone concordato e solo il 2% per gli studenti. Gli affitti più cari si pagano a Milano, Roma, Firenze e Bologna.