AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 28 febbraio 2024.
Audizione informale, in videoconferenza, del Direttore Centrale Coordinamento normativo dell’Agenzia delle entrate, Sergio Cristallo, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 300 Cirielli, C. 1184 Molinari, C. 1299 Faraone, C. 1573 d’iniziativa popolare e C. 1617 Foti, recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.35.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente della VII Commissione Federico MOLLICONE.
La seduta comincia alle 13.40.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente «Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM».
Atto n. 126.
(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo di FDI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Avverte che le Commissioni avviano oggi l’esame dell’atto del Governo n. 126, recante lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente «Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM». Avverte, altresì, che il termine per l’espressione del parere scadrà venerdì 22 marzo prossimo.
Marta SCHIFONE (FDI), relatrice per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la VII Commissione riferisce che le Commissioni riunite sono chiamate ad esprimere un parere al Governo, ai sensi dell’articolo 143, comma 4 del Regolamento, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il nuovo «Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM», emanato in attuazione dell’articolo 2, commi 7, lettere a) ed e), e 8, lettere a–bis), l–bis) e l-ter), della legge 21 dicembre 1999, n. 508.
Ricorda, preliminarmente, che le istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale (AFAM), ai sensi della citata legge n. 508 del 1999, sono le seguenti: le Accademie di belle arti, l’Accademia nazionale di arte drammatica, l’Accademia nazionale di danza, gli Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA), i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati.
Evidenzia, inoltre, che l’esigenza di intervenire sul sistema di reclutamento delle istituzioni AFAM è avvertita da oltre venti anni: l’attuale sistema, censurato anche dall’Unione Europea (procedura d’infrazione 2014/4231), è caratterizzato da una forte componente di lavoro a tempo determinato, sia sul fronte del personale docente che sul fronte del personale tecnico-amministrativo, e da una scarsa attenzione all’elemento del merito dei candidati, sia per quanto riguarda le procedure di reclutamento iniziali a tempo determinato, espletate a livello di singola istituzione AFAM e solo sulla base dei titoli, che per quanto riguarda la successiva stabilizzazione, operata dal Ministero dell’università e della ricerca solo in base all’anzianità del servizio prestato a tempo determinato.
Ricorda quindi che una prima attuazione della legge 21 dicembre 1999, n. 508 sul fronte del reclutamento delle istituzioni AFAM è stata operata con il decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2019, n. 143, la cui concreta applicazione però, inizialmente prevista per l’anno accademico 2020/2021, è stata poi progressivamente rinviata, nel corso degli ultimi anni, di anno accademico in anno accademico, avendo ricevuto un giudizio sostanzialmente negativo sia da parte dei rappresentanti delle istituzioni AFAM che delle organizzazioni sindacali.
Evidenzia che negli anni successivi all’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 143 del 2019, anche su impulso dell’apposito Tavolo di lavoro istituito nel 2020, diverse norme hanno modificato l’articolo 2 della legge n. 508 del 1999, proprio nella parte in cui definisce i princìpi e criteri direttivi cui il Governo dovrà attenersi nel predisporre i decreti attuativi in materia di reclutamento del personale delle istituzioni AFAM. Osserva che è proprio dalle citate modificazioni che scaturiscono i principali elementi di innovazione che caratterizzano lo schema di decreto che le Commissioni riunite si apprestano ad esaminare, rispetto al decreto del Presidente della Repubblica n. 143 del 1999, suo diretto predecessore. Essi riguardano in particolare:
l’introduzione dell’abilitazione artistica nazionale, quale requisito necessario per l’accesso alle procedure di reclutamento a tempo indeterminato dei docenti;
l’istituzione, nell’ambito dell’area di contrattazione per il personale docente, del profilo professionale del ricercatore;
la previsione di un ciclo di reclutamento dalla durata corrispondente a quella dell’offerta formativa, tale da non ingenerare ritardi cronici;
la riforma della mobilità del personale, in modo da renderla compatibile con la programmazione triennale dei fabbisogni di personale delle istituzioni AFAM;
l’istituzione delle cattedre a tempo definito;
previsione di un periodo transitorio al fine di tutelare chi è collocato nelle graduatorie nazionali ad esaurimento.
Venendo al contenuto specifico del provvedimento, rileva che esso si compone di 19 articoli, e reca in allegato 2 tabelle.
L’articolo 1 reca le definizioni dei principali concetti ricorrenti nel testo dello schema di decreto.
L’articolo 2 reca la disciplina dell’abilitazione artistica nazionale, quale attestazione della qualificazione didattica, artistica e scientifica dei docenti, e quale requisito necessario per l’accesso alle procedure di reclutamento a tempo indeterminato dei docenti nelle istituzioni AFAM. La durata dell’abilitazione è fissata in nove anni. L’articolo 2 definisce inoltre il quadro giuridico di fondo sulla base del quale si svolgeranno, con cadenza biennale, le procedure per il conseguimento dell’abilitazione e le modalità di costituzione delle commissioni giudicanti.
L’articolo 3 reca disposizioni in materia di programmazione del personale docente e non docente da parte delle istituzioni AFAM, stabilendo che tale attività consiste nella redazione di piani triennali. Esso fissa i limiti che la spesa per il reclutamento non può superare, corrispondenti, per ciascun anno accademico, al totale dei risparmi derivanti dalle cessazioni dell’anno accademico precedente, e determina i margini di autonomia di cui godono le istituzioni AFAM nella predisposizione del proprio fabbisogno di personale, attribuendo loro talune facoltà in termini, ad esempio, di conversione dei posti vacanti da una categoria professionale all’altra o da un settore artistico-disciplinare all’altro. Tra le facoltà innovative attribuite alle istituzioni, vi è quella di istituire cattedre a tempo definito, caratterizzate da un impegno orario dimezzato rispetto a quelle a tempo pieno.
L’articolo 4 reca il ciclo del reclutamento e della mobilità delle istituzioni AFAM. In particolare, disciplina la scansione cronologica dei vari passaggi in cui si articolano l’attività di programmazione e di esecuzione delle procedure di reclutamento nel corso dell’anno, nonché le rinnovate procedure di mobilità del personale, chiarendo che esse debbano svolgersi prima di quelle di reclutamento.
L’articolo 5 prevede che le istituzioni AFAM possano mettere in atto collaborazioni tra loro nelle procedure di reclutamento del personale, tramite la stipulazione di specifiche convenzioni.
L’articolo 6 reca la disciplina generale cui dovranno attenersi le singole istituzioni AFAM nella redazione dei regolamenti con i quali dovranno disciplinare, in autonomia, le procedure di reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami. Le procedure sono bandite, relativamente ad ogni settore artistico disciplinare, dalla singola istituzione AFAM, e si concludono con l’approvazione di graduatorie di vincitori e di idonei accessibili solo all’istituzione che ha bandito la procedura. Consistono in due prove, di ordine teorico o pratico, che nel loro complesso attribuiscono il 90 per cento del punteggio, mentre il restante 10 per cento è lasciato alla valutazione dei titoli. I soggetti assunti sono tenuti a permanere nella sede dell’istituzione che ha bandito la procedura per un periodo minimo di cinque anni.
L’articolo 7 prevede che, nel primo anno accademico successivo alla maturazione di cinque anni di servizio di ruolo nel profilo di ricercatore a tempo indeterminato, il ricercatore che ha conseguito l’abilitazione sia reclutato dall’istituzione in cui presta servizio come docente nel medesimo settore artistico-disciplinare a meno che il Consiglio accademico non deliberi in senso contrario. Il ricercatore che, maturati i cinque anni di servizio, non abbia conseguito l’abilitazione ovvero al quale sia negato il passaggio alla docenza, permane nel proprio ruolo, ferma restando la possibilità di partecipare, previo conseguimento dell’abilitazione, alle procedure di reclutamento successive.
L’articolo 8 prevede che le istituzioni AFAM disciplinino, con proprio regolamento, le procedure di reclutamento del personale docente a tempo indeterminato, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami, nel rispetto di determinati criteri e modalità. Le procedure sono bandite, relativamente ad ogni settore artistico-disciplinare, dalla singola istituzione AFAM, e si concludono con l’approvazione di graduatorie di vincitori e di idonei accessibili solo all’istituzione che ha bandito la procedura. Consistono in due prove, di ordine teorico o pratico, che nel loro complesso attribuiscono il 75 per cento del punteggio, mentre il restante 25 per cento del punteggio è lasciato alla valutazione dei titoli. I soggetti assunti permangono nella sede dell’istituzione che ha bandito la procedura per un periodo minimo di cinque anni.
L’articolo 9 reca la disciplina per il conferimento, entro il limite delle dotazioni organiche disponibili, di incarichi di insegnamento e di ricerca a tempo determinato, nei casi in cui non sia possibile far fronte con personale di ruolo a temporanee esigenze, rispettivamente, di natura didattica o di ricerca. A ciò le istituzioni AFAM provvedono mediante procedure selettive, effettuate per soli titoli, disciplinate con proprio regolamento, da redigere attenendosi a determinati criteri e modalità.
L’articolo 10 prevede che, in relazione a peculiari e documentate esigenze didattiche alle quali non è possibile far fronte con il personale di ruolo o con contratto a tempo determinato rientrante nella dotazione organica, le istituzioni AFAM provvedano, con oneri a carico del proprio bilancio, all’attribuzione di incarichi di insegnamento della durata massima di un anno accademico, rinnovabili annualmente per un periodo massimo di tre anni. La durata complessiva dei rapporti instaurati tra un’istituzione e un soggetto, compresi gli eventuali rinnovi, non può comunque essere superiore a quattro anni, anche non consecutivi.
L’articolo 11 prevede che, per l’esclusivo svolgimento di specifici progetti di ricerca, le istituzioni AFAM possano stipulare, mediante finanziamenti esterni a totale copertura dei costi della posizione, contratti di ricerca.
L’articolo 12 disciplina i casi e le procedure relativi ai transiti a domanda dei docenti di ruolo delle istituzioni AFAM in un diverso settore artistico-disciplinare.
L’articolo 13 stabilisce i requisiti e le procedure per il conferimento ai docenti collocati a riposo o dei quali sono state accettate le dimissioni dei titoli di professore emerito e di professore onorario.
L’articolo 14 disciplina il reclutamento, a tempo determinato e indeterminato, del personale amministrativo e tecnico delle istituzioni AFAM, anche con riferimento al contenuto dei bandi di concorso, e prevede la possibilità per le medesime istituzioni di effettuare in modo congiunto le procedure comparative, finalizzate alle progressioni tra le aree, nei casi di posti unici nell’area di destinazione (nell’ambito delle rispettive dotazioni organiche); tale modalità congiunta consente di conciliare il ricorso alla procedura comparativa con l’applicazione dell’aliquota minima di riserva del cinquanta per cento stabilita dalla normativa generale vigente e relativa all’accesso dall’esterno tramite concorso pubblico.
L’articolo 15, fermo restando l’obbligo di pubblicazione e di gestione delle procedure concorsuali sul Portale unico del reclutamento (InPA), previsto dalla normativa generale, configura in capo alle istituzioni AFAM, pena l’invalidità delle medesime procedure, l’ulteriore obbligo di pubblicazione anche sulla piattaforma telematica dedicata del Ministero dell’università e della ricerca e sul sito internet ufficiale dell’istituzione AFAM.
L’articolo 16 prevede l’attribuzione delle funzioni di bibliotecario ai docenti di «bibliografia e biblioteconomia musicale», che, alla data di entrata in vigore del regolamento in esame, risultano appartenenti ai ruoli delle istituzioni. Al contrario, il ruolo di bibliotecario è espletato dal direttore di biblioteca, ove presente, nelle istituzioni in cui non vi sono docenti di bibliografia e biblioteconomia musicale in servizio.
L’articolo 17, composto da 21 commi, reca un complesso di disposizioni finali e transitorie.
L’articolo 18 reca l’abrogazione decreto del Presidente della Repubblica n. 143 del 2019, nonché l’abrogazione o la cessazione dell’efficacia limitatamente al comparto AFAM, di ulteriori norme incompatibili con lo schema di decreto medesimo. Le abrogazioni e le disapplicazioni in parola decorrono dall’anno accademico 2024/2025.
L’articolo 19 contiene la clausola di invarianza finanziaria riferita all’attuazione complessiva delle disposizioni del regolamento in esame.
Federico MOLLICONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 28 febbraio 2024.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 13.50.
RISOLUZIONI
Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 13.55.
7-00179 Scotto: Iniziative volte a contrastare la grave diffusione del lavoro povero e gli squilibri nei trattamenti salariali nel nostro Paese.
7-00197 Volpi: Iniziative volte ad incrementare le retribuzioni dei lavoratori, anche attraverso il rafforzamento della contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, nonché a garantire pari dignità retributiva in tutti i settori produttivi e su tutto il territorio nazionale.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 21 febbraio 2024.
Tiziana NISINI, presidente, fa presente che l’ordine del giorno reca il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00179 Scotto, concernente iniziative volte a contrastare la grave diffusione del lavoro povero e gli squilibri nei trattamenti salariali nel nostro Paese, e 7-00197 Volpi, concernente iniziative volte ad incrementare le retribuzioni dei lavoratori, anche attraverso il rafforzamento della contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, nonché a garantire pari dignità retributiva in tutti i settori produttivi e su tutto il territorio nazionale, rinviata nella seduta del 21 febbraio 2024.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) evidenzia che la sua risoluzione 7-00179 intendeva sollecitare un dibattito sulla materia del lavoro povero e degli squilibri nei trattamenti salariali nel nostro Paese, ricollegandosi altresì alla questione delle cosiddette «gabbie salariali» sostanzialmente posta da una recente iniziativa normativa assunta dalla maggioranza nell’ambito dell’esame del provvedimento sul salario minimo. Fa notare, invece, che la risoluzione a prima firma del deputato Volpi 7-00197, pur trattando argomenti per alcuni versi condivisibili, affronta altri temi, non ponendosi neanche come alternativa alla sua risoluzione 7-00179. Osserva, dunque, come la risoluzione Volpi non possa che essere discussa e votata separatamente, non sussistendo, dunque, allo stato, alcun margine per lavorare ad un testo unificato.
Andrea VOLPI (FDI) osserva che lo scopo della sua risoluzione era quello di aprire un dialogo sul tema in oggetto, individuando linee comuni di intervento e punti di convergenza al fine di fornire risposte concrete ai lavoratori. Fa notare che, laddove non fosse possibile individuare tali punti di contatto, non resterebbe che votare separatamente gli atti di indirizzo in discussione.
Tiziana NISINI, presidente, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta, considerata anche la necessità di conoscere l’orientamento del Governo sull’argomento in discussione.
La seduta termina alle 14.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 28 febbraio 2024.
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
C. 153-202-844-1104-1128-1395-A.
Il Comitato si è riunito dalle 14 alle 14.10.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 14.55.
Indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Audizione di rappresentanti di Assotelecomunicazioni – Asstel.
(Svolgimento e conclusione).
Walter RIZZETTO, presidente, introduce l’audizione.
Marco RENDINA, responsabile lavoro e relazioni industriali e attività associativa di Assotelecomunicazioni – Asstel, intervenendo in videoconferenza, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Interviene quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, il presidente Walter RIZZETTO.
Marco RENDINA, responsabile lavoro e relazioni industriali e attività associativa di Assotelecomunicazioni – Asstel, intervenendo in videoconferenza, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Walter RIZZETTO, presidente, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di Assosistema Confindustria.
(Svolgimento e conclusione).
Walter RIZZETTO, presidente, introduce l’audizione.
Matteo NEVI, direttore generale di Assosistema Confindustria, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Interviene quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, la deputata Valentina BARZOTTI (M5S).
Matteo NEVI, direttore generale di Assosistema Confindustria, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Walter RIZZETTO, presidente, dopo aver svolto alcune considerazioni conclusive, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di Univendita.
(Svolgimento e conclusione).
Walter RIZZETTO, presidente, introduce l’audizione.
Ciro SINATRA, presidente di Univendita, intervenendo in videoconferenza, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Walter RIZZETTO, presidente, dopo aver svolto alcune considerazioni conclusive, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di rappresentanti di Consiglio nazionale forense.
(Svolgimento e conclusione).
Walter RIZZETTO, presidente, introduce l’audizione.
Vittorio MINERVINI, Consigliere nazionale del Consiglio nazionale forense, intervenendo in videoconferenza, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Interviene quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, il presidente Walter RIZZETTO.
Vittorio MINERVINI, Consigliere nazionale del Consiglio nazionale forense, intervenendo in videoconferenza, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Walter RIZZETTO, presidente, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
Audizione di Riccardo Boccuzzi, CEO e fondatore di Hypex srl.
(Svolgimento e conclusione).
Walter RIZZETTO, presidente, introduce l’audizione.
Riccardo BOCCUZZI, CEO e fondatore di Hypex srl, svolge una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Intervengono, quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, la deputata Valentina BARZOTTI (M5S) e il presidente Walter RIZZETTO, presidente, a più riprese.
Riccardo BOCCUZZI, CEO e fondatore di Hypex srl, risponde, a più riprese, ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Walter RIZZETTO, presidente, ringrazia l’audito per il contributo fornito all’indagine conoscitiva e dichiara, quindi, conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 16.05.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.15.
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 27 febbraio 2024.
Audizione informale di rappresentanti dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 408 Ascari, C. 510 Ubaldo Pagano, C. 786 Morgante e C. 1645 Gribaudo, recanti disposizioni per favorire l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere e delle vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso.
L’audizione informale è stata svolta dalle 13.35 alle 13.50.