“Ho avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti determinati ad evitare la procedura di infrazione, ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica”. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo di domani e dopodomani.
Conte ha espresso la volontà di “mantenere un dialogo costruttivo con la Ue, e questa nostra determinazione e disponibilità le sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici istituzionali dell`Unione e ai miei omologhi”. L’Italia “intende rispettare le regole Ue senza che ciò, come Paese fondatore e terza economia del continente, impedisca che ci facciamo portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l`Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita e tra riduzione e condivisione dei rischi.
Binomi, questi, complementari e non in contrasto tra loro come continuano a sostenere i fautori di un approccio procedurale che ha costretto l`Europa a criticare ex post proprie decisioni e misure che sono poi i cittadini europei ad aver pagato e a rischiare di pagare in prospettiva. Il che comporta un prezzo molto elevato non solo per la coesione sociale ed economica di interi Stati Membri, ma per la credibilità stessa del progetto europeo, una credibilità che i fautori dell`austerity a oltranza dichiarano, almeno a parole, di avere a cuore”.
TN