Il movimento fightfor15, diventato famoso negli ultimi anni per la diffusione della campagna per il riconoscimento dei salario minimo per il lavoratori dei fast food, è entrato a far parte di SEIU, il più grande sindacato americano dei servizi.
“Fightfor15 ha avuto il merito di portare un tema, quello del salario minimo, nel dibattito presidenziale” afferma Massimo Frattini coordinatore, per il sindacato mondiale IUF, dei settori HRT (Hotels, Restaurant , Tourism) in questi giorni a Detroit per la Convention SEIU.
“Una battaglia da sempre appoggiata dal sindacato americano – prosegue Frattini – che si è impegnato per far approvare in diversi stati e diversi settori, una legge per approvare i 15 dollari l’ora, rivolta non più solo ai lavoratori dei fast food, ma anche i lavoratori degli aeroporti, della sanità, della cura della persona.”
Altro obiettivo per Seiu è il riconoscimento del diritto ad iscriversi al sindacato senza paura di ritorsioni, negli Stati Uniti ancora molto ostacolato.