L’aula della Camera ha bocciato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio, su cui serviva la maggioranza dei componenti. I voti favorevoli sono stati 195 ma la maggioranza dei componenti era 201, quindi alla risoluzione del centrodestra sono mancati sei voti. I presenti erano 319, i votanti 214, gli astenuti 105 e i contrari 19.
Al momento della bocciatura, mentre il vicepresidente di turno Fabio Rampelli, cercava di capire che era successo, con i funzionari d’aula, dai banchi delle opposizioni si sono partiti grida di gioia e applausi. “Colleghi… capisco l’euforia dell’opposizione”, ha detto Rampelli richiamando l’aula all’ordine. A seguito della mancata autorizzazione non si è proceduto al voto sulle risoluzioni al Def.
La maggioranza nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha chiesto di ripetere il voto sullo scostamento di bilancio, su cui il governo è andato sotto. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha detto che farà svolgere approfondimenti agli uffici su questa ipotesi. La capigruppo si è dunque riaggiornata alle 18.45, poco dopo l’avvio del Cdm che deve affrontare la questione.
“La situazione è confusa e forse bisognerà fare un nuovo Cdm con nuovi saldi, questo è un aspetto tecnico che valuteranno a Palazzo Chigi”. Così il viceministro dell`Economia Maurizio Leo risponde ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono cosa accadrà dopo la bocciatura alla Camera della relazione sullo scostamento di bilancio.
Leo aggiunge che occorrerà rifare l`iter parlamentare da capo: “Certo bisognerà portare il nuovo testo prima in commissione e poi in Aula anche al Senato”. E il saldo? “Verrà leggermente modificato”, dice.
E.G.