Le previsioni di crescita per l’anno in corso di Confcommercio “sono coerenti con quelle del Governo, visto che la distanza è di un decimo” 0,9% contro l’1% previsto nel Def. “Appare, invece, ottimistica la valutazione contenuta nel Def per il 2025: si raggiungerebbe una crescita dell’1,2% nello scenario tendenziale, cioè senza la conferma dei tagli al cuneo fiscale già in vigore per il 2024. A nostro avviso, per raggiungere quell’obiettivo, è decisiva la conferma della riduzione delle aliquote e del taglio al cuneo contributivo”. Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nella conferenza stampa introduttiva del Forum internazionale in corso a Villa Miani.
“In ogni caso – ha inoltre sottolineato Sangalli – la crescita per l’anno in corso è ancora tutta da costruire. Una bella mano potrebbe giungere dalla Banca Centrale Europea nella riunione del prossimo 6 giugno”, quando è attesa la decisione di iniziare a ridurre i tassi.