Cala il tasso di disoccupazione ad agosto passando al 7,9% dall’8,0% di luglio, con il numero di disoccupati che torna sotto quota due milioni, ai minimi per quanto riguarda le rilevazioni trimestrali dal secondo trimestre 2009. Ma il dato è in controtendenza tra i giovani dove il tasso ha raggiunto quota 27,6%, con un aumento congiunturale di 0,1 punti percentuali. Lo comunica l’Istat.
In particolare, crescono nel secondo trimestre dell’anno le giovani donne disoccupate al Sud: il tasso di disoccupazione delle giovani donne tra i 15 e i 24 anni tocca infatti un picco del 44%, il più elevato dal secondo trimestre del 2004 (quando si era registrato il 45,2%).
Altro dato preoccupante è quello relativo alla durata della disoccupazione. Tra i disoccupati, infatti, uno su due è senza lavoro da più di un anno. Nel secondo trimestre dell’anno sale dal 48,1% del secondo trimestre 2010 al 52,9% del totale l’incidenza della disoccupazione di lunga durata.
In leggera ripresa invece gli occupati che tornano sopra quota 23 milioni. L’aumento è dello 0,1% (26mila unità) rispetto a luglio a quota 23.003.000. La crescita riguarda però la sola componente maschile. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente l’occupazione aumenta dello 0,8% (191 mila unità). Il tasso di occupazione si colloca al 57%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,3 punti in termini tendenziali.
Tuttavia, l’Istat specifica che, nonostante l’aumento dell’occupazione complessiva, gli occupati a tempo pieno diminuiscono su base annua (-0,2% pari a 32mila unità), mentre aumentano quelli a tempo parziale (+3,4% pari a 119mila unità), ma si tratta – afferma l’Istat – “ancora una volta di part time involontario”. In confronto al recente passo la riduzione dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato è più contenuta (-0,1 pari a 19mila unità) mentre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+6,8% pari a 149mila unità) in gran parte nell’industria in senso stretto.