“Con una forzatura per noi inaccettabile si legge – il management Outokumpu fa discendere questa decisione da presunte prescrizioni della commissione europea per evitare una procedura di infrazione della legge antitrust”.
Per la Fim “l’eventuale messa sul mercato alla ricerca di un nuovo acquirente della AST va fatta mantenendo l’integrità del sito, senza eccezione alcuna se si vuole salvaguardarne il profilo internazionale e la sua caratteristica di sito integrato”.
“Nell’incontro – proseguono – l’a.d. ha affermato che ogni decisione verrà presa a valle della disposizione della commissione Europea attesa per il 16 novembre, dal quel momento ci sono 6 mesi di tempo per la cessione”.
“Tuttavia dicono – come organizzazioni sindacali abbiamo sottolineato che esistono decisioni già prese di trasferimento della linea 2AB presso uno stabilimento francese e che questo, rende scarsamente credibile le informazioni e gli impegni che Outokumpu ha speso a garanzia dello stabilimento italiano”.
“Alla luce di ciò – concludono – è necessario che il governo intervenga con tutto il suo peso sulla Commissione Europea e faccia sentire la sua voce; va impedito che con la scusa di prevenire posizioni dominanti a livello europeo, se ne favoriscano di più preoccupanti a livello mondiale e su Outokumpu, perché non può nascondere le sue scelte, dietro le determinazioni della commissione antitrust, che peraltro, avrebbe il compito di verificare le quote percentuale e non le scelte specifiche di carattere industriale”. (LF)
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