I legali della Fiom hanno depositato, pochi minuti fa, presso il Tribunale di Torino il ricorso annunciato sabato contro la Fiat per le newco costituite a Pomigliano e a Mirafiori. Il ricorso presentato oggi dai legali della Fiom al Tribunale di Torino chiede che venga accertata la nullità e l’antisindacalita del comportamento della Fiat nella costituzione della newco Fabbrica Italia Pomigliano e dei suoi effetti sui lavoratori.
“Non è un articolo ex 28 – ha spiegato l’avvocato Elena Poli, coordinatrice legale per la Fiom torinese – ma è un ricorso in ordinaria, promosso dalla Fiom nazionale contro Fiat Spa, Fiat Group e Fabbrica Italia Pomigliano. Si tratta di un trasferimento di attività produttiva tra Fiat Group Automobiles e Fabbrica Italia Pomigliano. Chiediamo che sia dichiarata illegittima l’interruzione dei rapporti di lavoro dei dipendenti che devono rinunciare al loro contratti e alle norme vigenti perdendo di diritti”.
Il ricorso chiede anche che sia accertata il comportamento antisindacale da parte della Fiat nei confronti della Fiom e che l’azienda “sia condannata a cessare tale comportamento e a rimuoverne gli effetti, applicando nello stabilimento tutti i contratti e gli accordi collettivi già vigenti”.
“Non ci piacciono le azioni legali – ha detto Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom – sono l’ultima ratio e mai sostitutive dell’azione sindacale. Noi abbiamo esplorato tutte le vie negoziali possibili, ma la Fiat ha dichiarato una guerra inutile e sproporzionata, che ha prodotto disaccordi e ha diviso i lavoratori”.
(FRN)
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