La firma del nuovo contratto scuola “è una svolta importante per il mondo della scuola, della ricerca, dell’università e dell’alta formazione artistica e musicale. Ma è anche un segnale positivo per il futuro del nostro paese in una stagione in cui abbiamo bisogno di scommettere sul sistema formativo e sui giovani”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Siamo molto soddisfatti perché è un contratto che segna la chiusura di una situazione di incredibile stallo, durata nove anni. Un rinnovo – precisa la segretaria – che rappresenta un atto di grande valenza “politica” per i risvolti che avrà per un milione e duecentomila lavoratrici e lavoratori italiani cui viene affidato un ruolo sociale delicatissimo”.
Prima ancora che risorse economiche pur importanti, per Furlan “il contratto dell’istruzione restituisce dignità ai tanti lavoratori e lavoratrici del mondo della conoscenza che hanno sempre e comunque garantito con innegabili sacrifici che il sistema educativo e formativo andasse avanti, come operai delle fabbriche del sapere”.
“Per noi questo contratto deve innanzitutto trainare in un percorso virtuoso tutti i lavoratori di un mondo colpevolmente dimenticato da uno Stato datore poco attento ai suoi dipendenti e consentirà di fornire ulteriori risposte ai più giovani fruitori dei servizi. Un rinnovato impegno per un mondo che dovrà al più presto ritornare ad essere la leva di un processo di crescita e di miglioramento sociale – sottolinea -, nella consapevolezza che la Scuola, l’Università, la Ricerca e l’Alta formazione, mai come oggi, stanno a valle del percorso produttivo e della ripresa economica e sociale in ciascuna area del nostro Paese.”
“La soddisfazione che esprimiamo è dunque legittima per un rinnovo che si è realizzato in una fase difficile di modifica del quadro legislativo e di persistente difficoltà finanziaria. In questo quadro, l’impegno congiunto delle federazioni e della Cisl Confederale, ha consentito di raggiungere obiettivi di responsabilità e tutela che solo un anno e mezzo fa sembravano irraggiungibili”, aggiunge la Furlan.
“Per questa ragione, nella migliore tradizione della Cisl, sia rispetto alla valenza dei contenuti contrattuali, sia per il lungo periodo che separa l’attuale contratto dal precedente, è sembrato giusto ed opportuno, a tutela e sostegno degli operatori dell’istruzione, sottoscrivere questo importante contratto. Fatto che segna un ulteriore passo nel processo di emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori italiani”, conclude la sindacalista.