I segretari generali di Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, i sindacati autonomi riuniti nella Consulta sicurezza che rappresentato il 43% dei poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco sindacalizzati, confermano la mobilitazione per chiedere lo sblocco del tetto salariale degli stipendi delle forze dell’ordine: “Prendiamo atto delle dichiarazioni del Governo in merito al reperimento di risorse per il tetto retributivo che vanno nella direzione di quanto richiesto fin dal 27 agosto con la manifestazione ‘Doniamo il sangue ai cittadini’, ma attendiamo di vedere qualcosa di scritto e di ufficiale, al di là dei comunicati stampa, per esprimere il nostro consenso e soprattutto ci chiediamo: dove sono le coperture? Si pensa forse di ridurre ancora le assunzioni o proseguire nel piano tagli di uffici e presidi nelle prossime settimane?”, affermano in una nota Gianni Tonelli (Sap), Donato Capece (Sappe), Marco Moroni (Sapaf) e Antonio Brizzi (Conapo).
“In particolare – dicono i sindacati autonomi – ci chiediamo: da quando parte la l’abolizione del tetto? Dal 31 dicembre 2014, come già previsto dalle norme attualmente in vigore, o verrà anticipato come promesso dai ministri Pinotti e Alfano? Il provvedimento avrà efficacia piena e immediata o andrà a step partendo solo dagli avanzamenti di grado e poi in seguito si parlerà di assegni di funzione? Cosa ne sarà di questi quattro anni di sospensione? Chi maturerà il primo gennaio 27 anni di servizio avrà titolo al relativo trattamento economico o dovrà attendere quattro anni? E la questione degli arretrati?”.
“C’è chi canta vittoria e chi come noi dice ‘carta canta’. Dunque restiamo mobilitati e anzi rilanciamo il nostro stato di agitazione: il 23 settembre ci asterremo per 3 ore dal lavoro in tutta Italia, il giorno 24 saremo in piazza Ss. Apostoli a Roma per manifestare, sino a fine mese continueremo il nostro presidio a Montecitorio e l’operazione #piazzapermanente sino a fine anno con il nostro camper che gira l’Italia per raccogliere firme e riformare la sicurezza”, conclude la Consulta sicurezza.