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Guerra Hamas-Israele, l’unanime condanna dei sindacati e il cordoglio per le vittime

redazione
Ottobre09/ 2023

L’attacco di Hamas verso Israele non è che l’ultimo gravissimo atto di una guerra che insanguina il Medio Oriente da anni e lo scacchiere geopolitico torna a frammentarsi in contrapposizioni che dividono non solo quella parte di mondo. Israele ha dichiaratolo stato di guerra e si prepara ad un conflitto di lunga durata: il Consiglio di sicurezza del governo di Netanyahu ha votato a favore della messa in campo di “significative azioni militari” evocando “una campagna di un’irruenza e un’ampiezza mai vista finora”.

Lo sdegno dinanzi alle violenze di Hamas è unanime e anche i sindacati si uniscono alla ferma condanna dell’attacco. “Condanniamo in modo esplicito quello che ha fatto Hamas contro il popolo israeliano, ribadiamo la nostra contrarietà a qualsiasi forma di guerra”, afferma il il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal corteo della manifestazione di sabato 7 ottobre a Roma. “Continuiamo a pensare che la pace vada costruita”, aggiunge, e per questo “crediamo che sia necessario sviluppare un negoziato e che tutta la comunità internazionale affronti anche il tema che riguarda due popoli, due Stati, la libertà del popolo palestinese e l’autonomia”.

Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: “Un fatto grave ed inaccettabile l’attacco dei terroristi di Hamas contro Israele a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. La comunità internazionale faccia ogni sforzo per evitare l’escalation di violenza e lo scenario di un’altra disastrosa guerra”.

“Un’azione terroristica che rischia di vanificare e indebolire la causa palestinese”, si legge in una nota della Uil, “compromettendo la ricerca della pace e di una soluzione che porti a due popoli e due Stati. Il nostro pensiero va a tutte le vittime, donne, uomini e bambini e a chi in queste ore soffre. L’Unione Europea si attivi con fermezza per evitare una drammatica escalation. La Comunità Internazionale agisca con decisione e non abbandoni, ancora una volta, al loro destino quei popoli e quelle terre”.

“La Uil è già attiva, con le organizzazioni sindacali Internazionali e della regione, per fornire tutto l’aiuto umanitario necessario ai lavoratori e alle lavoratrici colpiti nelle aree oggetto di attacco”.

e.m.

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