DONNE LAVORO E PAYGAP: QUALE FUTURO PER IL LAVORO PER UNA NUOVA RIPARTENZA
20 maggio 2021 – Diretta streaming sulla pagina facebook di W20 – Ore 15.00
I dati Istat ci dicono che in Italia la pandemia ha bruciato quasi un milione di posti di lavoro. Il conto più salato è stato pagato dagli impieghi a tempo determinato diminuiti, nei 12 mesi, di ben 372mila posizioni. A seguire, è crollata l’occupazione indipendente, vale a dire autonomie partite Iva, -355mila unità; e per la prima volta con il segno meno davanti troviamo anche i lavoratori permanenti (cioè gli assunti a tempo indeterminato), -218mila posizioni, nonostante il blocco generalizzato dei licenziamenti economici in vigore da oltre un anno (seppur con deroghe). La novità più rilevante di questa recessione è che ha colpito più le donne che gli uomini. E stata una shecession piuttosto che una mancession come le precedenti. Il lavoro è cambiato in maniera irreversibile. Ci sarà anche dopo la pandemia più lavoro in remoto, dato che molte imprese fortemente indebitate cercheranno di ridurre i costi fissi spingendo a lavorare da casa per almeno parte della settimana. Inoltre ci sarà meno lavoro per le donne. Chi non ha condizioni abitative e famigliari tali da permettere il lavoro da casa deve poterlo svolgere in prossimità della propria abitazione o ricevere aiuti nel trasformare parzialmente la propria abitazione in luogo di lavoro. Nel solo mese di dicembre 2020 hanno perso il lavoro in Italia 101mila persone e il 98% sono donne.
Nel mondo, secondo l’Ilo il 5% delle donne occupate ha perso il lavoro. Anche gli uomini, ma meno, 3,8%. È un problema mondiale, non riguarda solo l’Italia. La maggiore distruzione di posti di lavoro è avvenuta proprio laddove le donne erano più presenti, nei servizi, e più vulnerabili, tra le precarie o irregolari. A ciò si è aggiunto il forte sovraccarico che le donne hanno subito per la chiusura delle scuole con la sovrapposizione di lavoro retribuito e non, soprattutto in presenza di figli. Le dinamiche sono simili nei vari Paesi e indicano anche le strade per uscirne. In primo luogo è fondamentale il superamento della segregazione nel mercato del lavoro. C’è bisogno di un ingresso massiccio di donne nei settori dove sono meno rappresentate, nei lavori del futuro. Sia come dipendenti che come imprenditrici. Il potenziamento degli skill tecnologici, digitali. Le donne sono solo il 14% nel Cloud Computing, il 20% tra gli ingegneri e il 32% nell’intelligenza artificiale.
DIGITAL DEBATE
20 Maggio 2021 – ore 15.00
Andrea Orlando – Ministro del Lavoro
Elena Bonetti – Ministra delle Pari Opportunità e della famiglia
Maurizio Landini – Segretario Generale CGIL
Luigi Sbarra – Segretario Generale CISL
Pier Paolo Bombardieri – Segretario Generale UIL
Linda Laura Sabbadini – Chair W20
Sandra Miotto – Consigliera regionale di parità – Regione Veneto
Gianni Rosas – Direttore Ufficio ILO Italia
Giovanna Badalassi – UNIFI
Paola Profeta – Università Bocconi
Maurizio Del Conte – Presidente di Afol Metropolitana di Milano
Mariangela Pani – Labitalia Adnkronos.