Nel secondo trimestre il Pil italiano è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, come previsto dalle stime degli analisti. La crescita sullo stesso periodo dell’anno scorso è pari allo 0,8%. Lo comunica l’Istat.
Stando così le cose, il Pil a fine anno si attesterà allo 0,7%. Si tratta della crescita che si avrebbe se la variazione congiunturale nei prossimi trimestri fosse uguale a zero. Nel Def il governo aveva indicato per l’intero 2011 l’1,1%.
Il risultato di aprile-giugno rispetto al trimestre precedente risente di un calo del valore aggiunto dell’agricoltura, che cresceva invece nei due trimestri precedenti. L’ultimo calo per il settore risaliva al terzo trimestre 2010.
Aumenta, invece, il valore aggiunto dell’industria e dei servizi. Il secondo trimestre di quest’anno, spiegano ancora i ricercatori, ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del secondo trimestre 2010.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% nel Regno Unito. In termini tendenziali il prodotto interno lordo è invece aumentato dell’1,6% negli Usa dello 0,7% nel Regno Unito. (FRN)

























