Le opposizioni non mollano sull’introduzione del salario minimo orario e questa mattina le delegazioni di Avs, Pd e M5S hanno depositato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare, affossata dalla maggioranza di destra in Parlamento nei mesi scorsi. “Quella per garantire a milioni di lavoratori e lavoratrici un salario minimo dignitoso è una battaglia che per noi non si è mai fermata. In Parlamento e nel Paese. Siamo di fronte ad un ostracismo di una destra che pensa a tutto, tranne ad alzare i salari degli italiani”, afferma Nicola Fratoianni di Avs.
“Anzi, questo governo – prosegue l`esponente rossoverde – si prepara per il Primo Maggio, come l`anno scorso, ad un`altra fregatura contro chi lavora, e contro chi lavorando rimane in condizioni di povertà. Non ci fermeremo, continueremo nelle piazze a fare questa battaglia di civiltà e per alzare gli stipendi degli italiani e delle italiane”.
“Le mancette elettorali del Governo per fini elettorali non risolvono il problema dei salari da fame in Italia. Con questa proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo legale, che quest`oggi depositiamo in Cassazione, ribadiamo l`importanza di introdurre anche nel nostro Paese una misura per dare dignità a quasi 4 milioni di lavoratrici e lavoratori”, hanno detto il senatore e vicepresidente del M5S, Mario Turco, e la capogruppo 5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti, entrando in Cassazione per depositare il provvedimento.
e.m.