“Con la programmazione del rapporto deficit-pil al 2,4%, lo spread è ripartito e lo spread lo pagano i cittadini italiani”. Lo ha detto Annamaria Furlan, segretaria della Cisl, parlando della manovra del governo a margine di un convegno a Genova.
“C’è un tema però importante – ha sottolineato Furlan – pochi decimali in più o in meno servono, se servono a far ripartire il pil e cioè la crescita e di conseguenza l’occupazione nel nostro Paese. Quindi sarà importante che, oltre ai temi che ha scelto il governo come priorità già nell’accordo tra i due partiti, ci sia tanta determinazione a investire sulla crescita ed il sostegno alle imprese che investono”.
Per quanto riguarda il dl Genova, “non c’è dubbio che i fondi non saranno sufficienti quindi dovranno essere implementati. Penso soprattutto alla portualità – sottolinea Furlan – ma penso anche sia necessario garantire la cassa in deroga a tutti i lavoratori che stanno perdendo il proprio posto di lavoro, alle pmi e all’artigianato che sono in crisi in quella zona della città”.
“Però – ha aggiunto la leader della Cisl- finalmente il dl ce l’abbiamo e speriamo di avere presto anche il commissario per poter passare ad una fase di ricostruzione. Non si può più aspettare, Genova ha bisogno di ripartire e di farlo velocemente. Il porto genovese se si allungano i tempi rischia davvero una crisi importante assieme a tutte le sue imprese e questo – ha concluso la segretaria della Cisl- non è ammissibile”.