“Continuano a circolare voci e annunci sulla volontà della maggioranza di voler soddisfare le legittime e non rinviabili richieste che il personale in uniforme ha evidenziato in relazione all’approvazione dell’emananda legge di stabilità. Previdenza dedicata non finanziata, straordinari non pagati da oltre due anni, fondi per garantire i servizi di missione oggi anticipati dai colleghi e nessun stanziamento specifico per i grandi eventi da affrontare, come le olimpiadi invernali Milano-Cortina, tra le questioni principali, e poi specificità non finanziata, decreto per intervenire sulle procedure concorsuali e sugli aspetti funzionali per garantire scorrimento dei concorsi in atto e procedure per aumentare gli ufficiali di polizia giudiziaria, che sono il motore per la lotta e il contrasto al crimine, sono solo alcuni dei punti cruciali e urgenti che richiedono un confronto immediato con l’esecutivo.” Così in una nota Felice Romano, segretario generale nazionale del Siulp, sindacato del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.
“Abbiamo rappresentato le nostre richieste – prosegue Romano – a tutti i gruppi parlamentari, in primis quelli della maggioranza, e il Governo nonostante tutte queste criticità, non ha ritenuto di doverci convocare per il previsto confronto sulla bozza della legge di stabilità. Oggi sul testo bollinato non abbiamo riscontrato alcuna risposta alle emergenze evidenziate, trovando invece nuove e inaccettabili penalizzazioni come, ad esempio, l’aumento di sei mesi dell’età ordinamentale per accedere alla pensione. Un clima di incertezza che sta generando confusione e delusione tra le donne e gli uomini in uniforme. Una situazione che va chiarita il prima possibile, attesi i sempre più incessanti e pressanti impegni, per evitare che si incrini lo spirito di abnegazione e di servizio che sinora ha consentito di far fronte a tutte le emergenze e che ha garantito i livelli di sicurezza che abbiamo. Ecco perché abbiamo chiesto e rinnoviamo l’istanza di un incontro urgente con la Premier Meloni e con l’Esecutivo per chiarire quali sono le reali intenzioni del Governo rispetto al nostro Comparto”.
“Abbiamo richiesto con forza – spiega Romano – un incontro al Governo e ad oggi non abbiamo ricevuto risposta. I lavori parlamentari, compresi gli innumerevoli emendamenti presentati da tutti i partiti, lasciano trasparire un consenso unanime e trasversale di voler rispondere positivamente alle nostre richieste” ha proseguito Romano, evidenziando che “ecco perché riteniamo urgente e non rinviabile un segno concreto e immediato da parte dell’Esecutivo con una convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi dove affrontare le questioni e stabilire le priorità con cui dare le risposte alle istanze rappresentate. Sarebbe veramente incomprensibile – ha concluso Romano – se a fronte di un quadro politico e anche economico che consente di dare risposte concrete, non si cogliesse l’occasione per presentarle ai sindacati, costringendoli, così, a dover ricorrere a forme di protesta in un momento in cui, sulla sicurezza, tutti rivendicano maggiori risposte”.
























