“Occorre innalzare l’età pensionabile a 70 anni, escludendo i lavori usuranti, abolire le pensioni di anzianità, equiparare da subito il sistema per uomini e donne”. È questa una delle proposte avanzate dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, nella sua relazione al XXVI convegno di Capri. Morelli incalza la politica ed il governo sostenendo che servono “riforme, riforme, riforme”.
Morelli riassume le quattro proposte degli industriali under-40, già avanzate a giugno dal palco di Santa Margherita Ligure, per i giovani: ridurre le aliquote fiscale per i giovani e le donne; abbassare il cuneo contributivo per chi entra nel mercato del lavoro; detassare le nuove imprese; abolire il valore legale dei titoli di studio. “A queste proposte – ha detto – non abbiamo ricevuto risposte. Le aspettano i giovani imprenditori, e ancora di più, il Paese per ricominciare a crescere. È uno obiettivo che si raggiunge con l’azione non con la retorica e continui dibattiti. È questa la scelta. Tra interesse generale o piccoli particolari, tra sviluppo o declino”, sostiene Morelli.
Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria sollecita, inoltre, “l’equità generazionale come nuovo principio fondante”. E lancia, infine, lo slogan del XXVI/mo convegno di Capri: “Alziamo il volume, diamo voce al futuro». E così «risolleviamo, insieme, l’Italia”.
I giovani di Confindustria hanno anche lanciato una proposta per far ripartire la crescita nel Sud: istituire una “no tax region” per incentivare investimenti e ripresa.
Una piattaforma per rilanciare il Mezzogiorno, al di là dell’assistenzialismo che, a loro avviso, “non ha prodotto i risultati che servivano”. (LF)
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