I sindacati di categoria Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno proposto una giornata di protesta negli uffici scolastici regionali e centrali su tutto il territorio nazionale “contro le mancate risposte del governo di fronte alle richieste di investimenti occupazionali, necessari per porre fine al grave declino dei servizi della scuola pubblica”.
La mobilitazione, prevista per il prossimo 19 maggio, è stata promossa “per rivendicare, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, lo sblocco delle assunzioni previsto per legge e l’assorbimento degli idonei delle graduatorie vigenti. Vogliamo inoltre un piano assunzionale serio – continuano i sindacati – che assicuri la copertura totale del turnover.”
I sindacati infine rivendicano il rispetto per i diritti contrattuali dei lavoratori finora negati e maggiori investimenti sulla produttività degli Uffici.
“I continui tagli alle risorse, il blocco prolungato del turnover e l’ancora atteso rinnovo del contratto – affermano i sindacati di categoria – hanno creato condizioni di lavoro davvero insostenibili per il personale del Miur. In tutti gli Uffici Scolastici, infatti, abbiamo una carenza strutturale di organico di circa il 40% rispetto alle necessità previste, un’età media che si aggira sui 58 anni, la più alta di tutta la pubblica amministrazione, in un settore che è vitale per il funzionamento della scuola pubblica.”
L’iniziativa è mossa sotto lo slogan ‘la scuola siamo anche noi! Buona scuola o scuola alla buona?”, scelto dai sindacati perché, concludono i sindacati, “il personale degli Uffici Scolastici merita risposte chiare e concrete dal Governo per dare qualità e dignità ai servizi del Miur.”