I giudici del Tribunale di Taranto in funzione di tribunale dell’Appello cautelare hanno respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Girolamo Archinà, l`ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ilva, in carcere dal 26 novembre scorso con l`accusa di concorso in disastro ambientale, ma anche corruzione in atti giudiziari e falso.
Il ricorso era stato presentato contro il precedente diniego del gip Patrizia Todisco, che aveva negato per prima la scarcerazione sussistendo gravi indizi a carico dell`indagato ed esigenze cautelari per rischio di inquinamento probatorio.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza Archinà per conto dell`Ilva avrebbe consegnato una tangente di dieci mila euro al professor Lorenzo Liberti, all`epoca consulente della procura ionica, per ammorbidire una perizia sui fumi dell`Ilva. (LF)

























