Dallo sblocco di risorse a interventi per venire incontro alle difficoltà dei fornitori-creditori dell’azienda di Taranto. Sono diverse le novità introdotte nel decreto Ilva durante il suo passaggio in Parlamento che è stato approvato in via definitiva e che diventa legge dello Stato. Il provvedimento è stato approvato con 284 sì, 126 no e 50 astenuti.
Il provvedimento estende l’applicazione delle procedure dell’amministrazione straordinaria alle imprese di interesse strategico nazionale e quindi anche all’Ilva (dove oggi prende il via il terzo anno di solidarietà che interesserà 11.200 lavoratori lavoratori e dove è stato siglato la scorsa settimana un accordo su 4.074 esuberi).
Il decreto sblocca la somma sequestrata ai Riva, circa 1,2 miliardi di euro. L’Ilva potrà poi “contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato” per un ammontare di “150 milioni” di euro e che sarà fornita dalla Cdp; arriva anche il passaggio di 156 milioni di euro da Fintecna alla gestione commissariale dell’azienda di Taranto.
Per quanto riguarda l’indotto, ci sono 35 milioni di euro del fondo di garanzia per l’accesso al credito che dovranno essere destinati alle Pmi fornitrici dell’Ilva e anche la prededucibilità sia per le piccole che per le medie imprese che vantino crediti per lavori svolti per il risanamento ambientale e per assicurare la continuità dell’attività degli impianti produttivi essenziali. Per le Pmi si prevedono poi misure necessarie al fine di sospendere il pagamento delle quota capitale delle rate di mutui e finanziamenti “per gli anni dal 2015 al 2017”.
Via libera anche allo stop alle cartelle esattoriali e ai versamenti di tributi erariali fino al “20 dicembre 2015” per aiutare gli autotrasportatori e le piccole imprese dell’indotto(escluse in questo caso le medie aziende).
Sul fronte ambiantale, si precisa che il piano “si intende attuato se entro il 31 luglio sono realizzate, almeno nella misura dell’80%, il numero delle prescrizioni in scadenza a quella data”. Mentre il 100% delle prescrizioni Aia dovrà essere completato entro il 4 agosto 2016.
Arrivano 5 milioni in due anni (mezzo milione per il 2015 e 4,5 milioni per il 2016) per consentire alla Regione Puglia una “più efficace lotta ai tumori, con particolare riferimento alla lotta alle malattie infantili” attraverso “interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura nel settore della onco-ematologia pediatrica nella provincia di Taranto”.
Nel decreto c’è una sorta di scudo per il commissario straordinario: viene introdotta una presunzione di liceità delle condotte del commissario straordinario e dei funzionari da lui delegati, purché le condotte siano finalizzate a dare attuazione all’Aia e alle altre norme a tutela dell’ambiente, della salute e dell’incolumità pubblica o amministrativa e siano osservate le disposizioni contenute nel Piano.