“I dati diffusi sulla produzione industriale nell’Eurozona dimostrano come il settore in questione riveli oggettivi segni di cedimento. Il dramma è che se l’Europa piange, l’Italia sta peggio. Temiamo che a fine mese si possa registrare, rispetto ai dati economici del dicembre 2018, un passaggio dallo stato di stagnazione a quello di recessione. Se l’industria ha il segno meno tutto il sistema le va dietro”. Così Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, ha commentato i dati di novembre 2018 sulla produzione industriale nella zona Euro, dove su base mensile c`è una flessione dell`1,7% , mentre su base annua, si rileva un calo del 3,3%.
“Anche l`Ocse – ha continuato Pirani- ci fa sapere grandi economie: che la contrazione delle ricchezze nazionali è confermata negli Usa, in Germania, in Canada, nel Regno Unito e in particolare in Francia e in Italia. Ci vuole una vera e propria operazione di verità sul quel che ci aspetta nell`anno a venire, senza slogan, ma con l`adozione di provvedimenti urgenti, soprattutto in materia di politica industriale”.
TN