Gli agenti della polizia municipale e provinciale tornano in piazza con i sindacati di categoria per manifestare “contro l`indifferenza di governo e politica rispetto allo stato di abbandono in cui sono lasciati i corpi di polizia locale: più compiti, meno salario a fronte di un organico sempre più ridotto, nessun riconoscimento di ruolo e contratto bloccato. Non è così che si assicura la legalità e la sicurezza delle nostre comunità”.
Lunedì 9 maggio gli agenti si mobiliteranno con sit-in dinanzi a tutte le prefetture d`Italia con le priorità di uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative; rinnovare il CCNL di riferimento e riconoscere le specificità e peculiarità dei corpi di polizia locale; superare il blocco del turn over; riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni della polizia locale; tutelare e garantire equità al trattamento economico e alle condizioni di lavoro.
I sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, e Uil Fpl hanno chiedono al governo di avviare subito un confronto “per colmare già nel Ddl Sicurezza in discussione, le gravi discriminazioni esistenti su piano delle tutele e dei diritti rispetto alle altre forze di polizia, a partire da equo indennizzo e cause di servizio”.
“Quella della Polizia Locale è una vertenza che parte da lontano”, scrivono le federazioni di categoria in una nota, “vogliamo l`adeguamento della legge 65/86, vecchia oramai di trent`anni, per tener conto delle reali funzioni che ogni giorno la polizia locale svolge sul territorio”.


























