“È stato raggiunto un accordo tra tutti i partiti che sostengono il governo (Pd, Pdl, Udc, Fli e Pt) per quanto riguarda gli emendamenti sul tema del mercato del lavoro da presentare al decreto sviluppo”. Lo rendono noto i capigruppo del Pd e del Pdl nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano e Nino Foti.
“L`intesa unitaria, che è fatta di 10 emendamenti – proseguono – recepisce in modo completo l`avviso comune di Cgil, Cisl e Uil e Confindustria su questa materia e lo integra con misure relative agli ammortizzatori sociali e alla flessibilità in entrata”.
“Questo risultato – aggiungono – si propone di dare attuazione all`impegno assunto dal presidente del consiglio, Mario Monti, di intervenire e migliorare le riforme del mercato del lavoro. Mentre il tema delle pensioni verrà affrontato con la spending review. I partiti che sostengono il governo sono adesso impegnati a far acquisire nel decreto sviluppo questi dieci emendamenti che consentono di affrontare, con maggiore forza e a vantaggio delle imprese e dei lavoratori, l`attuale situazione di crisi economica e sociale”.
Le modifiche prevedono il rinvio di un anno dell’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, che arriverà solo nel 2014 e dopo una ricognizione e un monitoraggio del sistema di ammortizzatori vigenti con le parti sociali. Ancora sono previste due modifiche alle nuove norme sulle partite Iva: il rinvio dell’aumento di contributi pensionistici e nuovi criteri per verificare quali siano quelle vere, con l’incidenza sul reddito fissata dalla riforma Fornero all’80% non su un anno, ma su due. Si affida inoltre alla contrattazione e non più alla legge la disciplina dell’intervallo di tempo che deve intercorrere tra un contratto a termine e il successivo, eliminandolo nel caso di lavori stagionali. C’è anche un numero maggiore di apprendisti in tutti i settori produttivi e la possibilità, come era prima della riforma, di cumulare la cassa integrazione con i voucher da lavoro occasionale.
Inoltre, a vantaggio delle aziende, si ripristina la cassa integrazione straordinaria per quelle ammesse a procedure concorsuali se sussistono prospettive di ripresa dell’attività. Infine, c’è l’esclusione dei contratti a termine fino a sei mesi dalla base di calcolo dell’organico che fa scattare l’obbligo dell’assunzione degli invalidi. (LF)
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