Governo e sindacati si incontreranno questo pomeriggio al Ministero del lavoro per riprendere il confronto sulla previdenza avviato lo scorso 7 settembre. nell’ultimo incontro, il governo ha proposto l’allargamento della platea delle donne che possono fare ricorso all’Ape social. L’idea è quella di concedere sei mesi di sconto sui contributi per ciascun figlio con un tetto complessivo di due anni.
Per la Cgil saranno presenti il segretario generale Susanna Camusso e il segretario confederale Roberto Ghiselli che ha commentato le dichiarazioni del presidente dell’Inps, Tito Boeri, sulla pensione delle donne definendole “fantasiose e singolari”.
Boeri sostiene, infatti, che per affrontare il problema di fondo delle donne occorre “evitare scorciatoie” con sconti sui requisiti anagrafici dell’età pensionabile per le madri, mentre sarebbe meglio risolvere il vero nodo che è quello del “basso potere contrattuale”.
Per Ghiselli, invece, “l’anticipo pensionistico non sarebbe un obbligo, ma una facoltà da garantire alle donne e a chi svolge lavori di cura, e non sarebbe certo causa di licenziamento per le imprese”.
“Ci auguriamo – conclude Ghiselli – che sul tema della pensione delle donne e sul riconoscimento del lavoro di cura, il Governo sia disponibile ad accogliere le proposte del sindacato, andando oltre le timide, quasi irrilevanti, aperture fatte nell’ultimo incontro su questo argomento”.
E. M.