A novembre scorso 207 dipendenti di Ama hanno firmato l’accordo per usufruire dello scivolo pensionistico, una pratica consentita dal contratto di espansione per gestire gli esuberi delle lavoratrici e dei lavoratori prossimi alla pensione.
“Nella finestra di tempo che li separa dall’effettiva maturazione dei requisiti pensionistici, l’erogazione dell’indennità è vincolata alla presentazione da parte del datore di lavoro di una fideiussione bancaria a garanzia della sua solvibilità in relazione agli obblighi assunti nei confronti dell’Inps – spiega Fp Cgil di Roma e Lazio in una nota -. Ama in questi mesi non ha presentato tale fideiussione, con il risultato che ad oggi ci sono 207 ex dipendenti di Ama che non percepiscono né stipendio, né pensione, né indennità”.
Questa vicenda, continua il sindacato “gestita dall’allora capo, in pensione, del personale, Migliardi, è l’ennesima inadempienza del management di Ama di cui a farne le spese sono le lavoratrici e i lavoratori. Dal presidente Pace ci aspettiamo un cambio di passo, una soluzione per sostenere i 207 ex dipendenti attualmente rimasti senza reddito e che si chiariscano le responsabilità su questa grave vicenda”, conclude.
e.m.