“E’ tua, firmala”: con questo slogan la Cgil apre ufficialmente la raccolta firme per trasformare la Carta dei diritti universali del lavoro in legge. Il 9 aprile, dopo aver organizzato circa 41.000 assemblee in due mesi, la Cgil allestirà migliaia di banchetti e gazebo in tutta Italia, dove sarà possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare che trae spunto dalla Carta dei diritti universali del lavoro e per sostenere i tre quesiti referendari sulla cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, e una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti.
I ”banchetti” saranno presidiati, sabato, da tutto il gruppo dirigente della confederazione. Susanna Camusso sarà a Milano a Piazza San Babila a partire dalle 10.30 mentre a Roma il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori sarà in corso Vittorio Emanuele II, di fronte alla libreria Feltrinelli, a partire dalle ore 9.30. Ma diversi saranno gli appuntamenti, gli spettacoli, i concerti e i dibattiti in tutto il paese.
“La firma di un cittadino e di una cittadina è la forza di noi tutti: la prima ragione per sottoscrivere la proposta di legge sulla Carta dei diritti è offrire al paese un’altra strada di politica economica, dignità e libertà”, ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in un’intervista a Radio Articolo1. “Vogliamo un’altra strada di distribuzione della ricchezza – ha proseguito Camusso -che parta dal lavoro e dal suo riconoscimento. Oggi – ha concluso- il tema della dignità è tornato a essere straordinariamente importante: dignità per i giovani che non trovano lavoro e che vogliono andare all’estero, ma anche la dignità di chi già lavora e si sente deprezzato, la dignità di chi lavora e invece di vedersi riconosciuto riceve in cambio un voucher.”