“La legge Sblocca-cantieri per come è stata fatta noi la vediamo pericolosa perché intanto non sta sbloccando neanche un cantiere; non sappiamo a che cosa serve, almeno per come è stata scritta. E poi neanche tutto il Governo condivide questo provvedimento; hanno infatti dovuto scrivere `salvo diverse intese’ e non si capisce quali saranno queste intese”.
Drastico il giudizio di Maurizio Landini, segretario della Cgil, oggi in Friuli, sul provvedimento governativo per sbloccare i cantieri. “Si torna indietro, è una legge pericolosa, si torna – secondo Landini – alla legge Lunardi, al general contractor, per cui chi progetta, esegue e controlla è la stessa persona. Si modifica il Codice degli appalti”.
Un conto, secondo il leader della Cgil, è sbloccare i cantieri perché si tolgono le burocrazie, un conto è riaprire una dinamica che “porta la massimo ribasso, col rischio di mettere in discussione i diritti di chi lavora; e come è noto, la vecchia Lunardi è una delle cose che ha aumentato la corruzione e l’ingresso dell’illegalità attraverso il sistema dell’appalto e del sub appalto che si sta allargando”. Per Landini, dunque, questo “non è il provvedimento giusto che serve al nostro Paese”.
TN