Il leader della Cgil, Maurizio Landini, è contrario a rivedere il sistema contrattuale e sollecita le associazioni datoriali a rinnovare i contratti. “A Confindustria dico di rinnovare i contratti nazionali – ha detto nel corso di un’iniziativa sui trasporti commentando le affermazioni del nuovo presidente degli industriali Carlo Bonomi – lì dentro possiamo trovare tutte le risposte ai problemi nuovi che stiamo discutendo: come si fa la formazione, come si gestiscono gli orari di lavoro, come si aumenta l’utilizzo degli impianti, come si riconosce la professionalità e come si danno diritti a chi lavora da casa. Attraverso i contratti che ci sono e al sistema contrattuale vigente abbiamo tutte le condizioni per affrontare questo nuovo processo”.
Del resto, ha proseguoto, la contrattazione è “lo strumento che permette una corretta e avanzata mediazione tra i vari interessi in gioco. Se qualcuno pensa, non l’ha detto il presidente di Confindustria, che però dietro alla parola revisione c’è l’idea di non rinnovare i contratti e di cancellare la contrattazione collettiva nazionale non è la strada di cui ha bisogno il Paese e non è il momento di affrontare questo tema. Quindi, no revisione e sì al rinnovo dei contratti da subito. Gia da domani”.
Secondo il numero uno della Cgil “c’è da qualificare la contrattazione. Un sistema contrattuale ce l’abbiamo già. Siamo gli unici in Europa ad avere un sistema contrattuale condiviso qualche anno fa da tutte le parti sociali e abbiamo addirittura la possibilità di andare a una certificazione della rappresentanza, in modo che chi contratta si sa chi sia e chi rappresenti. Avremmo bisogno di una legge sulla rappresentanza che recepisce questi accordi che sono stati già fatti – ha aggiunto – in modo che si cancellino i contratti pirata”.
Sulla stessa linea d’onda Carmello Barbagallo, segretario generale della Uil. “La migliore risposta all’ipotesi di riforma del sistema contrattuale prospettata dal neo Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è rappresentata dai contratti che abbiamo sottoscritto in quest’ultimo periodo. Penso, in particolare, a quello del settore alimentare che, però, guarda caso, non è stato condiviso proprio dalla Federalimentare”.
Una leggere apertura è stata espressa da Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. “Fa bene il Presidente di Confindustria Bonomi a puntare su innovazione, ricerca, capitale umano, sostenibilità ambientale. Ma occorre rinnovare i contratti, aprire un confronto su come rilanciare il nostro sistema industriale, sollecitare insieme un patto per lo sviluppo tra Governo e parti sociali”, ha precisato la leader cislina.