Secondo la relazione sulla Spending Review del commissario straordinario del Governo per la razionalizzazione e revisione della spesa, Yoram Gutgeld “i capitoli di spesa eliminati e/o ridotti nel periodo 2014-2017 ammontano nel 2017 a 29,9 miliardi di euro”. A contribuire soprattutto i tagli alla pubblica amministrazione. Tra il 2013 e il 2016 sono stati tagliati circa 85mila dipendenti pubblici soprattutto per effetto del blocco del turn over.
Gutgeld ha fato appello “al governo in carica, e a quello che verrà, a non mollare la presa, ci vuole tempo per raggiungere i risultati. Noi abbiamo beneficiato di una stabilità di tre anni di governo – ha ricordato – il lavoro sugli acquisti è iniziato ad aprile 2014 e ha cominciato a dare risultati due anni dopo e i risultati veri e grandi li darà nei prossimi anni”.
Durante l’esposizione della relazione erano presenti il Ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan e il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “Mi auguro che dopo la presentazione della relazione sulla spending review di leggere un pò meno sulla stampa che in Italia la spending o non si è fatta o si è fatta male. Qualcuno continuerà a dirlo, ma qualcuno ci penserà due volte”, ha affermato Padoan, aprendo il suo intervento “la spending review è parte di processo molto più ampio di riforma della pubblica amministrazione. E’ uno strumento per fare le riforme strutturali in modo diverso. La riforma della pubblica amministrazione – ha aggiunto – è quella riforma che serve a fare le altre riforme”.
“La relazione di Gutgeld – ha affermato Gentiloni – è un atto di trasparenza e di serietà nel rapporto tra attività di governo e diverse amministrazioni e il Parlamento. E’ un’occasione importante su un tema su cui la discussione è stata in questi anni intensa e non priva di controversie. Ringrazio per il lavoro fatto Gutgeld e Padoan e le altre amministrazioni coinvolte. Ringrazio i quadri, i dirigenti e i dipendenti della P.a. che nelle condizioni di riduzione di risorse hanno assicurato qualità ed efficienza nonostante non manchino errori e difetti”.
“Il nostro orizzonte – ha precisato il presidente del Consiglio – non è quello dei tagli e basta ma è quello dell’efficienza: non siamo in molti dei settori alla ricerca di sacche di inefficienza che determinano sprechi ma di sacche di inefficienza che vanno migliorate. Quello fatto in settori come l’istruzione e la pubblica sicurezza è un’operazione di risparmio ma anche di messa a disposizione di risorse. Abbiamo fatto investimenti economici su forze dell’ordine da lungo attesi e necessari che hanno comportato per le nostre spese un impegno notevolissimo”.
“Dobbiamo avere consapevolezza – ha aggiunto – che per la P.a. una sfida altrettanto importante della riduzione della spesa è la sfida della capacità di spesa. Non deve sembrare un paradosso ma il problema dell’Italia è la nostra capacità di sviluppare la spesa pubblica per gli investimenti, per il lavoro. Chiunque abbia un ruolo nella P.a. sa quale è il percorso a ostacoli necessario per riuscire a portare a buon fine un investimento. Forse spendere è più difficile che risparmiare dal punto di vista della spesa sana che produce investimenti, ricchezza e lavoro. Se vogliamo accompagnare la crescita – ha concluso Gentiloni – che manifesta segnali positivi nel paese dobbiamo continuare con il lavoro del commissario Gutgeld ma dobbiamo essere capaci di fare investimenti, di portare a termine le opere pubbliche. Abbiamo bisogno di buona spesa, di spesa efficiente, di spesa per il lavoro e per gli investimenti”.