Dopo lo sciopero di otto ore dei lavoratori Stellantis in Basilicata, che ha registrato una “alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori” secondo quanto riferito dalla Fiom Cgil nazionale e della Basilicata, questa mattina i sindacati dei metalmeccanici incontreranno a Roma la direzione aziendale per discutere del destino della più grande area industriale della Basilicata.
Nel corso dello sciopero i sindacati hanno sollecitato un incontro urgente anche con il presidente della Regione, Vito Bardi, e con l’assessore alle attività produttive, Michele Casino. “La Regione Basilicata – dichiarano in un comunicato la Fiom-Cgil nazionale e la Fiom-Cgil Basilicata – non può più ignorare la mancanza di prospettive industriali ed occupazionali e il peggioramento delle condizioni complessive di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis ma anche di alcune aziende dell’indotto”.
“Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Stellantis – continuano – denunciano l’aumento dei tempi di lavoro, e la mancanza di prospettive produttive e occupazionali con continua uscita incentivata dei lavoratori. Il Governo ha promesso di impegnare Stellantis a portare attività di ricerca e sviluppo e produzioni negli siti italiani, ma ad oggi non ci sono notizie né del confronto tra l’azienda e il MIMIT né dell’apertura di un reale negoziato che deve necessariamente coinvolgere le organizzazioni sindacali”.
La richiesta è di “fermare la corsa al taglio dei costi che sta ricadendo esclusivamente sulle lavoratrici e sui lavoratori, con utilizzo poco chiaro degli ammortizzatori sociali, trasferte obbligatorie e ritmi di lavoro arrivati al limite della sopportazione. La Fiom – conclude il comunicato – è e sarà sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, ed è necessaria un’iniziativa unitaria sul futuro di Stellantis e dell’automotive in Italia”.
e.m.