All’agenda della vertenza Tim si aggiunge una nuova data: dopo la presentazione del piano industriale fissata per il 6 marzo, azienda e sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil si incontreranno il 13 marzo. Di conseguenza, il nodo degli esuberi non sarà sciolto prima della presentazione del piano.
Lo scorso 18 gennaio l’azienda ha presentato ai sindacati il suo piano di gestione degli organici che prevede, nei prossimi tre anni, l’uscita di 6.500, e fino a 7.500, vecchi dipendenti con il conseguente ingresso di 2mila nuovi. L’azienda ha proposto uscite volontarie ex art.4 della legge Fornero (ovvero prepensionamenti a 7 anni, così come previsto dall’ultima legge di bilancio) concentrate nel solo 2018 per un totale stimato pari a circa 4.000 unità (ma il bacino potenziale sarebbe di circa 5mila), cui si aggiungono esodi incentivati con 28-30 mensilità nel triennio 2018-2019-2020 per circa 2.500 unità.