Nel 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-158.441 milioni di euro) è stato pari al 9,6% del Pil, in aumento di circa 130,7 miliardi rispetto al 2019 (-27.779 milioni di euro, corrispondente all’1,5% del Pil).
E’ quanto comunica l’Istat nell’aggiornamento semestrale sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche trasmessi alla Commissione Europea.
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -6,1% del Pil, con un peggioramento di 7,9 punti percentuali rispetto al 2019.
La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 3,5% del Pil, con una aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2019.
A fine 2020 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della Uem, era pari a 2.573.468 milioni di euro (155,6% del Pil). Rispetto al 2019 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 21,3 punti percentuali.
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