Secondo quanto emerge dai dati Istat sulle retribuzioni, a ottobre la quota dei lavoratori dipendenti in attesa di rinnovo contrattuale per l’insieme dell’economia è pari al 67,9%, in diminuzione rispetto al mese precedente (68,2%).
L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 41,2 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 28,0 mesi, in sensibile crescita rispetto ad un anno prima (22,2).
Il mese scorso è stato recepito l’accordo servizi smaltimento rifiuti – aziende municipalizzate, mentre nessuno è venuto a scadenza. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 48 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 8,7 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).
Sempre a ottobre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di ottobre 2015. Complessivamente, nei primi dieci mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015.
Con riferimento ai principali macrosettori, a ottobre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,7% per i dipendenti del settore privato (0,3% nell’industria e 1,1% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: commercio (2,0%); alimentari, bevande e tabacco (1,8%); energia elettrica e gas (1,4%). Si registrano variazioni nulle nei settori dell’agricoltura; delle estrazione minerali; del legno, carta e stampa; dell’energia e petroli; delle chimiche; della metalmeccanica; dei servizi di informazione e comunicazione; delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.