Basta con gli attacchi all’Agenzia delle Entrate, con gli ”scandali” costruiti a tavolino, con la delegittimazione sistematica di chi combatte l’evasione: ” i 41.000 dipendenti hanno bisogno di sentirsi parte di un paese che condivide il loro operato, non che li martirizza con delle bombe”. E’ quanto ha affermato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlando, a margine di un’audizione in Senato. “No al clima scandalistico, serve un clima positivo”, ha detto il neo direttore, riferendosi alle notizie di stampa degli ultimi giorni.
In particolare, facendo riferimento a un articolo pubblicato oggi da Repubblica, Orlandi si è detta “stanca di polemiche fatte senza approfondimento. Il premio incentivante e il salario di produttività è legato a una serie di parametri che la convenzione prevede”. La legge, ha ricordato, “prevede che se le Agenzie raggiungono i livelli complessivi previsti dall’amministrazione, viene pagata una somma che fa parte del contratto di lavoro”. Si tratta di “qualche centinaio di euro l’anno” e “non è una taglia sulla testa di nessuno”. Secondo Orlando diffondere notizie false “fa male perché mette nella testa delle persone che siamo pagati a provvigione per fare del male”. Orlandi si è infine appellata anche ai giornalisti perchè aiutino a “dare fiducia ai nostri uomini, perché – ha detto – se non li faccio lavorare l’evasione non la recuperiamo”.