“Condividiamo le preoccupazioni del mondo produttivo davanti alle sfide europee per la competitività del settore agroalimentare, il fondo unico rischia di pesare gravemente sull’agricoltura e sui progetti di coesione che occorrono soprattutto per rilanciare le aree interne e rurali, una visione in controtendenza rispetto alle reali esigenze di un’Europa che deve tutelare lavoro e imprese con una Pac solida e vincolata alla condizionalità sociale”. Lo scrive sui profili social della Fai-Cisl il segretario generale Onofrio Rota commentando la mobilitazione avviata oggi da Coldiretti a Bruxelles e Roma.
“Siamo fermamente convinti – aggiunge il sindacalista – che occorra più confronto tra istituzioni europee e parti sociali per costruire insieme finanziamenti più efficienti ed equi per il settore agroalimentare, puntando a distinguere e valorizzare le produzioni europee e in particolare le eccellenze nazionali sul piano della qualità, della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per questo – conclude Rota – l’idea di un fondo unico, che andrebbe a smantellare soprattutto il secondo pilastro della Pac, dedicato allo sviluppo rurale, va profondamente rivista affinché non danneggi i sussidi virtuosi alle produzioni agricole e ai progetti di coesione e tutela del territorio”.