“Basta prendere in giro i lavoratori pubblici. Nella legge di stabilità le risorse per i rinnovi sono del tutto insufficienti. Daremo battaglia per un contratto vero e innovativo”. Questo il commento di Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco, segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa, dopo che il consiglio dei ministri ha reso note le poste della legge di stabilità per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
“Il Governo aveva parlato dei 300 milioni come di una `cifra simbolica`, ora siamo arrivati a una `del tutto insufficiente`. E nel frattempo nessun tavolo di confronto e nessun progetto per professionalità, produttività, innovazione dei servizi”, rincarano i segretari di categoria di Cgil Cisl Uil.
“Il contratto è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che aspettano da 7 anni. Ed è anche l`unico strumento per dare alle persone servizi di qualità, più avanzati, più vicini ai bisogni. Questo chiedono i lavoratori pubblici per il proprio lavoro e per le comunità, ma evidentemente al governo non interessa”.
“Ci mobiliteremo, senza escludere alcuna forma di lotta, fino al rinnovo dei contratti. E coinvolgeremo anche cittadini e imprese per cambiare insieme la Pa. Da subito – proseguono – attraverso un fitto calendario di assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative e incontri, discuteremo con le lavoratrici e i lavoratori pubblici la nostra proposta di un ‘contratto per i cittadini’. E il 12 novembre saremo a Roma con la maratona del lavoro pubblico per le vie della città”, concludono i sindacati.