Paolo Capone, segretario generale dell`Ugl, è stato invitato a presiedere il convegno “Costruire ponti”, che si terrà nella capitale dell’Uruguay a Montevideo, dove prenderanno parte i dirigenti sindacali dell`America Latina.
“I sindacati si devono adeguare all`evoluzione del lavoro per farsi interpreti dei cambiamenti socio-economici che il mondo intero sta attraversando. Per questo, dobbiamo tornare a essere protagonisti nell`orientare i processi economici e sociali, secondo una nuova etica di sviluppo e giocando un ruolo cardine nel mondo occupazionale – ha spiegato Capone – bisogna far fronte alla globalizzazione che ha creato, di fatto, una rottura tra capitale e lavoro, distaccando l`economia dal territorio e dalla dimensione nazionale. Oggi, in particolare in America Latina, siamo di fronte al cosiddetto `working poors`, neologismo per definire una forma di povertà moderna che ha radici nel lavoro stesso, che non è più in grado di garantire un reddito sufficiente e una vita dignitosa. Per questo è necessario ridare valore al lavoro, promuovendo un rinnovato concetto di competitività, basato sulla qualità, sulle competenze e sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, sia in Italia sia a livello internazionale”.
Al termine dei due giorni di convegno a Montevideo, il leader dell`Ugl è atteso a Tashkent in Uzbekistan per partecipare a una conferenza sindacale mondiale, successivamente partirà alla volta di Mosca per un incontro con la commissione lavoro della Duma russa. A maggio il segretario è stato invitato dalla commissione lavoro del Congresso degli Stati Uniti per un incontro a Washington. Mentre a giugno è atteso al Parlamento europeo e al Parlamento belga per discutere di strategie per la modernizzazione del Paese nella piena valorizzazione occupazionale.