WorldCom, la compagnia telefonica americana al centro di uno scandalo finanziario e di numerose inchieste giudiziarie, taglierà di 2 mila unità i dipendenti in Europa, Medio Oriente e Africa. Dopo la riduzione di circa un quarto, in queste regioni i dipendenti WorldCom scenderanno così a 6 mila.
A luglio la compagnia aveva dichiarato insolvenza chiedendo la protezione dai creditori, verso i quali è esposta per circa 41 miliardi di dollari, secondo il capitolo 11 della legge americana sulla bancarotta. La scorsa settimana WorldCom aveva annunciato che verrà sostituito l’amministratore delegato John Sidgmore, che aveva a sua volta preso il posto del discusso Bernard Ebbers dopo la sua fuoriuscita in aprile.
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