Alessandro Brignone, direttore dell’Ailt, Associazione delle imprese di lavoro temporaneo, sta per essere definito e realizzato un ammortizzatore sociale bilaterale. Si tratta di garantire una indennità economica – a cura di un ente bilaterale, appunto – per i lavoratori temporanei. A quali situazioni ed a quali categorie di lavoratori sarà destinata?
Lo strumento che si sta mettendo a punto è diretto a sostenere i lavoratori dipendenti delle Agenzie per il lavoro la cui missione si sia interrotta a seguito della risoluzione, o – in ogni caso – del termine, del contratto di somministrazione di lavoro, in particolare di quello a tempo indeterminato, il cd. staff leasing. La categoria di soggetti protetti è quella, per una espressa previsione di legge, (l’art. 12, comma 2, del d. lgs. n. 276/03),dei lavoratori in somministrazione con contratti di lavoro a tempo indeterminato.
A quanto ammonterà, da chi verrà finanziata, chi procederà al pagamento?
E’ necessario premettere che la prestazione di integrazione del reddito verrà erogata da un ente bilaterale, Ebiref, autorizzato dal ministero del Lavoro nello scorso mese di luglio. Stiamo lavorando su due ipotesi. La prima prevede che ai lavoratori licenziati a causa della interruzione della somministrazione sia conferita una indennità che si aggiunga a quella di disoccupazione. La seconda ipotesi prevede, invece, che, nel caso in cui l’Agenzia decida di non risolvere il rapporto di lavoro con il lavoratore, Ebiref subentri nel pagamento della indennità cd. di disponibilità, una somma che – se non intervenisse l’ente – sarebbe posta a carico dell’Agenzia per il lavoro.
Per quanto riguarda il finanziamento, la legge stessa pone a carico delle Agenzie per il lavoro un contributo del 4% delle retribuzioni corrisposte ai lavoratori destinatari della tutela.
E’ previsto anche il versamento dei contributi cosiddetti figurativi all’Inps?
Si, certamente. Anche se, in assenza di norme espresse che prevedano l’obbligatorietà della contribuzione figurativa, potrebbe essere opportuno utilizzare quelle risorse per allungare i tempi dei periodi di corresponsione dell’indennità.
Quali sono i tempi prevedibili di realizzazione?
Brevi. Ritengo che, se non subentrano fattori di ritardo imprevisti, nel giro di poche settimane saremo in grado di mettere Ebiref in condizione di operare.

























