Nei giorni scorsi è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto degli elettrici, scaduto a giugno 2005. Romano Bellissima, presidente della Uilcem, siede soddisfatti del risultato ottenuto?
Credo che sia uno dei migliori contratti realizzati fino ad adesso e noi di contratti ne abbiamo fatti tanti. L’intesa stabilizza e conferma il contratto unico di settore, segnando un impegno delle parti a proseguire su questa strada consolidando le norme e soprattutto il modello di relazioni industriali. Il primo contratto, quello del 2001, fu coordinato da Confindustria e non c’era stato un rapporto diretto con le associazioni delle aziende del settore. Questo accordo, invece, si è fatto tutto nell’ambito della categoria e quindi riveste una particolare importanza. Abbiamo concordato una serie di aggiustamenti anche sul lato normativo per armonizzare il contratto unico di settore che nasce da quattro diverse esperienze. Di più di 50 articoli, oltre 30 sono stati aggiustati o modificati. Quindi è, secondo me, un passo in avanti fondamentale.
Cos’altro prevede il contratto?
Abbiamo anche sottoscritto un impegno per quanto riguarda le relazioni industriali, l’osservatorio contrattuale tra le parti, un avviso comune inviato al Governo dove chiediamo l’istituzione di un osservatorio nazionale sull’energia elettrica. Abbiamo fatto passi avanti anche sul diritto di sciopero. Noi abbiamo una normativa del ’91 ormai inesistente perché si riferiva all’Enel come ente di Stato. Ora che sono più soggetti ad operano nel settore elettrico, l’Authority ci ha sollecitati a definire un nuovo accordo, ma fino a oggi non eravamo riusciti a farlo. Con questo accordo abbiamo gettato le basi dichiarandoci disponibili a istituire una Commissione che si impegni entro breve tempo a proporre una soluzione.
E dal punto di vista economico siete soddisfatti?
E’ un contratto che risponde pienamente agli obiettivi che ci eravamo posti, la cifra ottenuta è superiore a quella del biennio precedente. I 110 euro medi concordati costituiscono un risultato importante che si può paragonare solo a quello dell’energia e petrolio, che però ha conseguito il record degli utili nel 2005. Mentre, per il settore elettrico, è l’Authority a decidere le tariffe. Noi pensiamo che è il risultato più importante che la categoria abbia conseguito. Anche per quanto riguarda la reperibilità, una normativa non veniva aggiornata da molti anni, abbiamo dato un segnale di cambiamento assegnando ai lavoratori interessati mezzo euro.

























