Le trattative per il programma della coalizione rosso-verde sono iniziate in una clima di grande armonia. Tuttavia, comincia già a profilarsi un punto critico sulla riforma della cosiddetta legge dei 325 euro. Le retribuzioni fino a tale importo sono infatti esenti da oneri sociali e tasse. I Verdi vorrebbero che il previsto aumento della soglia della retribuzione a 500 euro, per gli impieghi nell’ ambito domestico, venga estesa a tutti i settori dell’ economia. Tale richiesta è sostenuta anche dalle organizzazioni imprenditoriali. Ma la Spd e i sindacati sono contrari. In seguito agli abusi delle imprese, che spesso per aggirare l’ obbligo dei contributi avevano suddiviso un posto di lavoro regolare, in tre o quattro posti a bassa retribuzione, il ministro federale del lavoro, due anni fa, aveva riformato il regolamento. Le agevolazioni sono state limitate pertanto ai casi di in cui tale retribuzione costituisce l’ unico introito del lavoratore.
La nuova legge ha avuto l’ effetto positivo di impegnare molti datori di lavoro alla regolarizzazione dei rapporti, ma ha sovraccaricato do obblighi burocratici sia le imprese che i lavoratori. Da tempo si parlava pertanto di alleggerire le complicazioni burocratiche del regolamento, soprattutto per il settore domestico, che impiega circa 3,5 milioni di prestatori di servizi per lo più al nero. Tale richiesta è stata formulata anche nel rapporto della Commissione Harz per la riforma del mercato del lavoro.
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