Ntt (Nippon Telegraph & Telephone), la prima società telefonica del mondo, ha deciso di tagliare 17.000 posti di lavoro in tre anni, pari al 7,9% del totale dei suoi dipendenti. Ad essere colpite saranno principalmente i rami del business telefonico tradizionale. Lo ha reso noto la società in un comunicato.
Ntt punta a portare i propri dipendenti a 199.000 unità entro il marzo 2005 a fronte di 216.000 unità del marzo di quest’anno. I maggiori tagli saranno fatti nelle unità di telefonia fissa e questo è stato determinato dalla tendenza dei giapponesi ad abbandonare il telefono fisso per passare ai cellulari, divenuti appetibili per la riduzione delle tariffe determinata dalla competitività.
Per quest’anno fiscale (che si è chiuso il 31 marzo) Ntt prevede perdite per 865 miliardi di yen. Se confermato, si tratterebbe del ‘rossò più consistente in Giappone per una società non finanziaria.
Secondo il rapporto diffuso oggi, Ntt punta a ridurre in tre anni i suoi debiti del 17%, portandoli a 6,3 mila miliardi di yen dai 7,7 mila registrati nell’ultimo bilancio. Inoltre, l’ex monopolista telefonico punta a tagliare anche i costi del 15% in tre anni portandoli a 2,2mila miliardi di yen dai 2,6mila miliardi dell’ultimo anno fiscale.
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