L’Italia deve puntare ad una ”piena attuazione del recente pacchetto di riforme del mercato del lavoro” per ”aumentare la flessibilità” e con l’obiettivo di ”facilitare l’accesso all’occupazione”: è una delle sollecitazioni della Commissione Ue nella bozza dei ’Grandi Orientamenti di politica economica’ per il 2002 che saranno approvati il 24 aprile. L’esecutivo Ue invita al contempo il governo a ”mantenere il giusto equilibrio fra flessibilità e sicurezza”. Bruxelles riconosce che negli ultimi anni sono stati introdotti in Italia elementi di novità con ”un più ampio utilizzo di nuovi e più flessibili contratti” di lavoro (part-time, tempo determinato, ecc.): ma osserva che il mercato del lavoro italiano ”è tuttora caratterizzato da molte debolezze”.
La Commissione chiede al governo di ”incoraggiare i partner sociali a far sì che i meccanismi di fissazione dei salari tengano maggiormente in conto la produttività e le condizioni dei mercati del lavoro locali”, preservando allo stesso tempo la moderazione salariale.
Altre raccomandazioni riguardano l’attuazione della prevista riforma complessiva dei sussidi di disoccupazione, con un ”rafforzamento degli incentivi a lavorare”; l’adozione di misure per scoraggiare i pensionamenti anticipati; la continuazione degli sforzi per ridurre la pressione fiscale sul lavoro, soprattutto sui salari più bassi.
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