“Lavorare nei festivi non è un obbligo, nemmeno se c’è scritto sul contratto”. È la sentenza emessa dal tribunale di Bologna in merito al ricorso presentato dalla Filcams Cgil contro Mondo Convenienza, azienda italiana specializzata nella grande distribuzione di mobili e complementi d’arredo.
Alla base del contenzioso c’è il capitolo sulle liberalizzazioni degli orari previste dal decreto Salva Italia varato a inizio 2012 sotto il governo Monti e, nel caso in questione, Mondo Convenienza avrebbe comminato una sanzione a due dipendenti del negozio di Bologna per essersi resi indisponibili a lavorare il giorno di Ferragosto.
Nel contratto di assunzione dei lavoratori della catena si legge sì che il lavoratore “si rende disponibile” a lavorare “la giornata di domenica e giornate festive, nonché a prestare ore di lavoro oltre quelle contrattualmente stabilite nei limiti imposti dalla legge o definiti dalla contrattazione collettiva”, ma tuttavia la disponibilità non può essere un obbligo, come sostiene Stefania Pisani della Filcams Cgil.
“II lavoro festivo continua a essere volontario — afferma la sindacalista —. Volevamo trovare con la dirigenza delle soluzioni di equilibrio tra le esigenze aziendali e la volontarietà, ma non c’è stata disponibilità”.
“Le aziende ritengono che la liberalizzazione riguardi anche il lavoro festivo infrasettimanale, noi pensiamo che debba continuare a essere volontario. Le sentenze iniziano a darci ragione”,conclude.
E. M.