Lo spread dei rendimenti tra titoli di Stato dell’Italia e quelli della Germania è quello che ha segnato il maggior incremento nell’area euro, tra metà settembre e fine ottobre, con 86 punti base in più a quota 3,22 punti percentuali (322 punti base). Lo rileva la Banca centrale europea nel suo bollettino economico, dove parla di “crescenti tensioni nei mercati del debito sovrano di alcuni paesi dell’area euro”.
“I rendimenti sui titoli di Stato dell’area sono aumentati dalla metà di settembre. Nel periodo in esame – si legge – dal 13 settembre al 24 ottobre, il rendimento ponderato per il Pil dei titoli di Stato decennali dell’area dell’euro è cresciuto di 18 punti base, raggiungendo l`1,28 per cento, in un contesto caratterizzato da un aumento dei tassi privi di rischio a livello mondiale e da crescenti tensioni nei mercati del debito sovrano di alcuni paesi dell’area euro”.
“Rispetto al rendimento dei titoli di Stato tedeschi a dieci anni, il differenziale sulle obbligazioni sovrane italiane a dieci anni si è ampliato di 86 punti base, arrivando al 3,22 per cento – dice ancora la Bce – mentre i differenziali su titoli analoghi emessi da Spagna e Portogallo si sono ampliati in misura lievemente inferiore”.