“L’atteggiamento populista del Governo pare privo di limiti. La tutela del ‘cittadino’ in questo caso ‘consumatore’ appare del tutto deviata nella proposta di legge attualmente in discussione”. È il giudizio di Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino, sulla proposta di legge relativa alla Class Action. Per Gallina “il provvedimento, ancorché certamente condivisibile nei suoi obiettivi generali, così concepito risulta essere fortemente punitivo nei confronti delle imprese. È ispirato a una logica che vede nelle imprese sempre un nemico da battere”. Tra le “pesanti criticità” individuate da Gallina c’è il fatto che “la class action diventa utilizzabile per qualunque tipologia di danno, col rischio di aumentare indiscriminatamente il contenzioso”.
Gallina è critico anche verso il fatto che “i singoli potranno aderire all’azione anche dopo la sentenza di condanna”, cosa che a suo dire “incentiva comportamenti opportunistici da parte di chi può stare a guardare e poi ‘salire sul carro’ a seconda dell’esito”.
“L’impresa condannata, oltre al risarcimento del danno agli aderenti, dovrà pagare un compenso premiale al rappresentante della classe e agli avvocati. Il rappresentante di classe diverrà una professione?”, si chiede Gallina.
“Non da ultimo, la nuova disciplina sarà applicabile anche ai fatti commessi prima della sua entrata in vigore. Ciò espone le imprese a contenziosi di classe per fatti accaduti anche 10 anni prima”, ha aggiunto, auspicando che il testo venga cambiato.



























